Marketing e Storytelling all’Allianz Stadium di Torino

Marketing e Storytelling all’Allianz Stadium di Torino

Dic 27, 2019 | Events

A due mesi dall’evento ancora tante emozioni e impressioni ci accompagnano in questo articolo.

Sono passati 2 mesi dall’evento del 10 ottobre all’Allianz Stadium della Juventus ed un articolo a riguardo è ancora doveroso per le emozioni indelebili di quella giornata, che spesso tornano a galla quando le aziende, gli imprenditori e gli amici che hanno partecipato ci fanno i complimenti, oppure ricordano con noi, appena li incontriamo, le emozioni e lo spessore di quanto vissuto.

Se partiamo dal viaggio, che quasi tutti i partecipanti hanno compiuto in treno, sin dall’inizio l’evento lasciava presagire a qualcosa di straordinario, di epico. Un viaggio che ha unito delle persone che non si conoscevano, un viaggio che ha attraversato la nostra penisola e che in 5 ore ha gettato le basi per una giornata che resterà indelebile nelle menti. Un evento che si ripeterà, ma che verrà sempre ricordato come l’Evento 2019.

L’introduzione all’argomento Storytelling da parte del CEO Remo Firmani, è stata un ripercorrere le tappe che l’hanno portato ad ideare la giornata del 10 ottobre, attraverso il racconto di piccole storie, ciascuna avente un protagonista. In questi racconti non è emerso neanche un nome, in modo che se i partecipanti avessero riconosciuto il personaggio, avrebbero gioito di questa loro scoperta, se non l’avessero riconosciuto, avrebbero cercato di scoprirlo nel corso della giornata. Cosa che è servita a cementare la conoscenza tra gli ospiti durante le pause del coffee break e del pranzo.

Il marketing appunto era l’argomento centrale del nostro incontro. L’argomento affascinante per eccellenza e quello che ha avuto nel Professor Piero Almiento il perfetto condottiero della giornata. Il Professore, con semplicità e coerenza, ha esposto quelli che sono gli argomenti cardine di questa disciplina e nella seconda parte della giornata ha intervistato la legenda Antonio Cabrini, facendogli da spalla nel suo storytelling.

Per la prima edizione dell’evento Firmà, non potevamo scegliere legenda migliore. Un personaggio che incarna il calcio spensierato e vincente degli anni 80, il calcio dell’Italia Bearzottiana, e della Juventus Trapattoniana, Bonipertiana e degli Agnelli. Ci ha portati per mano a rivivere le emozioni del rigore sbagliato contro la Germania e del sollevamento della coppa del mondo qualche ora più tardi al termine della stessa partita. Ci ha raccontato dei contratti in bianco firmati con Boniperti e con molta umiltà si è concesso agli autografi e ha scambiato impressioni con tutti i partecipanti.

L’Evento Firmà è già diventato un classico!

 

Remo Firmani

I NOSTRI PROGETTI
OUR PROJECTS

PESCARA / ITALY
M. +39 333 769 5268
info@firmasrl.com

 

PESCARA / ITALY
M. +39 333 769 5268
info@firmasrl.com

 

La tua opinione conta!
Ci piacerebbe sapere cosa ne pensi di Firmà. Lasciaci una recensione e aiutaci a migliorare sempre di più!
La nostra storia

La versione abbreviata è che sono partito circa vent'anni fa nel marketing della squadra più importante della mia regione: Pescara Calcio e alla fine mi sono ritrovato a creare una mia agenzia di marketing che ormai da qualche anno raggiunge risultati insperati all’inizio del viaggio.

In realtà c’è una versione più complessa e più profonda di tutta la storia e per spiegarvela, per raccontarvela, devo scavare nel mio passato, non solo vent’anni indietro, ma molto di più, fino alla mia nascita, o forse prima? Alle mie origini. In realtà quando si cerca una motivazione forte non ci si può fermare alle apparenze o a qualche desiderio nato in tarda età. Siamo l’insieme delle scelte, dei passi compiuti, delle persone frequentate e soprattutto di chi ci ha permesso di crescere.

La storia di Firmà parte con la descrizione di chi mi ha influenzato più e prima di chiunque altro: la mia famiglia. I miei genitori, i miei fratelli e sorella. Mio padre è sempre stato tanto devoto al suo lavoro, e a far crescere la sua famiglia, quanto poco incline al dialogo ed alla comunicazione. In questo si possono rivedere molte delle figure maschili del nostro Abruzzo, che ci hanno regalato il pay off (non me ne vogliano coloro che non sopportano i termini anglofoni) forte e gentile. Gentile un paio di palle, ma non andiamo off topic.

Dato che ritengo di avere un profondo spirito d’osservazione, capii con il tempo che tutti i problemi d’incomprensione, tensione e quant’altro all’interno di qualsiasi organizzazione, che sia la famiglia, l’azienda, una squadra di calcio e via dicendo, erano frutto di mancanza di comunicazione corretta.

Non volendo ripetere gli stessi errori di mio padre (che comunque ho sempre ringraziato e sempre ringrazierò per tutto) decisi, in età avanzata di studiare libri sulla comunicazione, sulla pnl e sul marketing.

Quando gli errori di comunicazione arrivavano al punto di rottura, chi si occupava di ricucire i rapporti era sempre mia madre, che oltre ad essere una cuoca straordinaria, era anche un’eccellente sarta e forse per questo il rinsaldare rapporti e ricucire strappi anche in senso lato era ed è nel suo DNA.

Se inizialmente i miei studi hanno preso una piega contabile, lo devo ai miei fratelli maggiori che sono entrambi diplomati in ragioneria e laureati in economia e commercio ed anche io che ho seguito pedissequamente le loro orme. Ad un certo punto però, è emersa la vena artistica di mia sorella e dal mix è uscito un marketing manager che vuole sempre aggiornarsi leggendo libri dei massimi esponenti del marketing, che è sempre attento al controllo degli indici di bilancio e che mette la propria creatività e quella del proprio team, a servizio costante della crescita dei propri clienti.

Non puoi copiare il contenuto di questa pagina