Kabala
is in the air

Kabala is in the air.
Manca poco, a breve si torna a respirare l’aria del Kabala a Pescara. L’aria del Kabala è sempre all’insegna di musica, amicizia, convivialità, cultura e risate. Un mix non male per stare insieme.

A parte la parentesi di sospensione dovuta ai lockdown a singhiozzo, quest’atmosfera ci accompagna dal 2011, anno in cui il presidente Giancarlo Alfani ebbe l’idea di riprendere il nome di un famoso locale che, negli anni 90 era stato al centro dei pensieri dei musicisti pescaresi, abruzzesi e italiani.

I musicisti che vi suonavano erano davvero di rilievo e il locale trasudava ritmo, gin e fumo. A quei tempi si tornava a casa con i panni impregnati di tabacco e come minimo andavano lasciati fuori per l’intera notte, se non si voleva portarli in lavanderia.

L’idea di riprendere il nome del Kabala, suscitò subito un forte interesse della comunità musicale pescarese, e si allestì subito un primo cartellone di tutto rispetto. Nel corso degli anni, si è riuscito a tenere alto il livello delle performance prodotte, e si è riuscito ad aumentare e rinnovare la schiera di appassionati di questo format che prevede appunto un concerto ed una cena.

Pertanto la convivialità, il buon bere e le risate arrivano prima dell’artista. Quando quest’ultimo sale sul palco abbiamo il rispetto per le note, il silenzio dell’ascoltatore e l’emozione della performance live.

Nelle ultime edizioni oltre alla formula della cena concerto si è aggiunta la presentazione di libri, che almeno in una serata del cartellone, dà la possibilità di conoscere un’esperienza letteraria che sicuramente arricchisce il sapere dei presenti.

Durante la passata edizione del Kabala, nel 2022, abbiamo avuto un ospite d’eccezione che ha accettato per la prima volta di sperimentare un format del genere.
Abbiamo allestito una band di tutto rispetto che suonasse le musiche di Pino Daniele e preparato lo spettacolo intrecciando domande al nostro ospite e musica della sua terra. Parliamo di Ciro Ferrara.

Tutti lo hanno conosciuto come uno dei più forti e vincenti difensori del calcio anni 80/90 e pochi sapevano che avesse scritto un libro sul suo amico Maradona. Un numero ancora inferiore sapeva che è un attore nato ed un cantante. Si può dire che essendo napoletano queste peculiarità le abbia nelle vene (inda e vene). Quella di Ciro Ferrara è stata la prima serata del Kabala 2022 ed è stata un vero successo.

Per questa stagione che sta per iniziare abbiamo come sempre fantastici musicisti, ma vi volevo raccontare di questo ritorno al passato tramite le mie riviste Guitar Club degli anni 80.

Ieri, mentre ero a casa di mia madre, mi metto a spulciare le riviste più vecchie e mi capita tra le mani una in cui c’è l’intervista a Jeff Berlin e qualche pagina più avanti trovo una trascrizione di Gigi Cifarelli su un pezzo di Robben Ford. Sfogliare le riviste di quando ero un ragazzino, mi fa rilassare, mi serve per staccare la spina quelle poche volte che ho un po’ di tempo. Poi ricollego la spina e mi dico: cavolo ma Jeff Berlin e Gigi Cifarelli quest’anno suonano al Kabala!

Ah manca un ultimo tassello! La serata che non ti aspetti, nata per caso così com’era nata per caso la presentazione del libro di Ciro Ferrara.

Sui social vedo l’uscita del libro del session man più corteggiato d’Inghilterra. Lo contatto e mi dice che si, una serata a Pescara si potrebbe fare. Ma non mi dice niente di più. Lo ricontatto, mi dice che mi risponderà a breve. Ma intanto il tempo passa, il cartellone deve essere completato.

L’ultimo giorno utile mi arriva una telefonata da un numero che non avevo in rubrica: Rimo? Mi dice una voce femminile. – Remo. Rispondo io, ma avevo già capito chi potesse essere. Era la moglie del nostro Session Man. Chi sarà?

Vi aspettiamo anche quest’anno presso il Caffè Letterario di via delle Caserme in Pescara, per le sei serate del nuovo cartellone Kabala 2023.

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La nostra storia

La versione abbreviata è che sono partito circa vent'anni fa nel marketing della squadra più importante della mia regione: Pescara Calcio e alla fine mi sono ritrovato a creare una mia agenzia di marketing che ormai da qualche anno raggiunge risultati insperati all’inizio del viaggio.

In realtà c’è una versione più complessa e più profonda di tutta la storia e per spiegarvela, per raccontarvela, devo scavare nel mio passato, non solo vent’anni indietro, ma molto di più, fino alla mia nascita, o forse prima? Alle mie origini. In realtà quando si cerca una motivazione forte non ci si può fermare alle apparenze o a qualche desiderio nato in tarda età. Siamo l’insieme delle scelte, dei passi compiuti, delle persone frequentate e soprattutto di chi ci ha permesso di crescere.

La storia di Firmà parte con la descrizione di chi mi ha influenzato più e prima di chiunque altro: la mia famiglia. I miei genitori, i miei fratelli e sorella. Mio padre è sempre stato tanto devoto al suo lavoro, e a far crescere la sua famiglia, quanto poco incline al dialogo ed alla comunicazione. In questo si possono rivedere molte delle figure maschili del nostro Abruzzo, che ci hanno regalato il pay off (non me ne vogliano coloro che non sopportano i termini anglofoni) forte e gentile. Gentile un paio di palle, ma non andiamo off topic.

Dato che ritengo di avere un profondo spirito d’osservazione, capii con il tempo che tutti i problemi d’incomprensione, tensione e quant’altro all’interno di qualsiasi organizzazione, che sia la famiglia, l’azienda, una squadra di calcio e via dicendo, erano frutto di mancanza di comunicazione corretta.

Non volendo ripetere gli stessi errori di mio padre (che comunque ho sempre ringraziato e sempre ringrazierò per tutto) decisi, in età avanzata di studiare libri sulla comunicazione, sulla pnl e sul marketing.

Quando gli errori di comunicazione arrivavano al punto di rottura, chi si occupava di ricucire i rapporti era sempre mia madre, che oltre ad essere una cuoca straordinaria, era anche un’eccellente sarta e forse per questo il rinsaldare rapporti e ricucire strappi anche in senso lato era ed è nel suo DNA.

Se inizialmente i miei studi hanno preso una piega contabile, lo devo ai miei fratelli maggiori che sono entrambi diplomati in ragioneria e laureati in economia e commercio ed anche io che ho seguito pedissequamente le loro orme. Ad un certo punto però, è emersa la vena artistica di mia sorella e dal mix è uscito un marketing manager che vuole sempre aggiornarsi leggendo libri dei massimi esponenti del marketing, che è sempre attento al controllo degli indici di bilancio e che mette la propria creatività e quella del proprio team, a servizio costante della crescita dei propri clienti.

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