La formazione e gli eventi speciali che aprono la mente

Siamo sempre alla ricerca di nuove ispirazioni. Perché ogni giorno che ci svegliamo abbiamo bisogno di motivazioni per andare avanti.

Ad alcuni basta un’unica grande motivazione che lo porta, ogni giorno, sulla stessa scia per raggiungere gli obiettivi prefissati. Altri hanno bisogno di nuove sfide, oppure, semplicemente, a causa di situazioni avverse che scombussolano i loro piani, hanno bisogno di riprogrammare i propri obiettivi e darsi nuove motivazioni.

Ho sperimentato sulla mia persona che non c’è niente di più stimolante e propulsivo per la nostra mente che il partecipare a corsi o seminari che siano tenuti da professionisti nel loro settore, ed ancor di più, da personaggi dello sport e dello spettacolo che abbiano raggiunto risultati incredibili.

Ed ancora più stimolante è quel corso tenuto da un professionista della sua materia, con dei partecipanti ed ospiti sportivi che abbiano ottenuto i goal di cui sopra.

I sacrifici in termini di tempo, denaro ed anche di levatacce, sostenuti per partecipare a tali corsi, sono stati sempre ampiamente ripagati con delle nuove idee, con l’aumento del fatturato e con delle nuove motivazioni per le attività future. Ed è proprio da questi corsi che spesso sono nate nuove attività e nuove relazioni che hanno notevolmente ampliato la mia professionalità e le mie conoscenze.

Ricordo che una decina di anni fa, per cercare di aumentare le vendite l’azienda per cui lavoravo allora, iscrisse i suoi collaboratori ad un corso di vendite che si teneva a Verona alle 9 del mattino. Io partivo da Pescara alle 4 del mattino guidavo per 5 ore, seguivo il corso fino alle 18 e poi ripartivo per Pescara, in modo che la mattina dopo ero in pista a vendere. Lo feci per una decina di volte senza accusare stanchezza ed alla fine del corso il fatturato aumentò.

Sarà per il mio maggiore impegno, sarà stato per un po’ di entusiasmo in più?

Non lo so, posso solo dire che ha funzionato. Un insegnamento particolare è derivato da una storia che ci raccontarono e che voglio condividere:
“un giorno i miei genitori che lavoravano nei campi, andarono a lavoro come sempre, io che ero rimasto fuori a giocare, quando tornai a casa, vidi la porta chiusa ed ebbi un senso di sconforto, mi sedetti su una pietra e piansi. Poi quando tornarono i miei genitori che mi videro triste mi chiesero: cosa è successo? Sono rimasto fuori casa e mi sono sentito solo. Allora i miei genitori mi dissero che la porta era aperta bastava spingere.”

Ecco quest’ultima frase  “la porta era aperta e bastava spingere” mi è rimasta impressa per dirmi che tutto quello che vogliamo è alla nostra portata, e al posto di farci prendere dallo sconforto, dobbiamo volerlo…basta spingere!

Il corso più importante al quale abbia mai partecipato, è stato quello in Sport Marketing e sponsorship management, con il Prof Piero Almiento. Eravamo 12 iscritti in quella sessione e tra gli iscritti avevamo 2 sportivi premiati con l’oro nelle loro discipline: Tania Di Mario e Marco Bonitta. Oltre alle lezioni cariche di contenuti e agli interventi appropriati di altri professionisti chiamati a spiegare alcuni argomenti, ci fu la presenza di Bruno Cerella (al tempo cestista dell’ Olimpia Milano e poi passato alla Reyer Venezia) che ci presentò il suo progetto Slums Dunk volto a migliorare la vita degli abitanti delle baraccopoli di Nairobi (Kenya). In quei giorni la mia mente si aprì a 360° e forse li nacque l’idea di costituire una mia società di Marketing.

Se un corso può stimolare la mente dei partecipanti al punto da poter incrementare il loro fatturato, o far creare nuove attività o instillare qualsiasi buon proposito per la vita di ciascuno, ritengo che l’evento realizzato il 10 ottobre 2019 presso l’Allianz Stadium sia stato recepito come un’esperienza da ripetere.

Il programma era di bissarla per i 6 giugno, ma, come sapete, gli eventi hanno provato a farci cambiare la rotta, ma solo per un po’…perché ad ottobre continueremo a crescere insieme ad un altro ospite SPECIALE e ad aprire ulteriormente la nostra mente.

Insomma, siete avvisati…non avete scuse!

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La nostra storia

La versione abbreviata è che sono partito circa vent'anni fa nel marketing della squadra più importante della mia regione: Pescara Calcio e alla fine mi sono ritrovato a creare una mia agenzia di marketing che ormai da qualche anno raggiunge risultati insperati all’inizio del viaggio.

In realtà c’è una versione più complessa e più profonda di tutta la storia e per spiegarvela, per raccontarvela, devo scavare nel mio passato, non solo vent’anni indietro, ma molto di più, fino alla mia nascita, o forse prima? Alle mie origini. In realtà quando si cerca una motivazione forte non ci si può fermare alle apparenze o a qualche desiderio nato in tarda età. Siamo l’insieme delle scelte, dei passi compiuti, delle persone frequentate e soprattutto di chi ci ha permesso di crescere.

La storia di Firmà parte con la descrizione di chi mi ha influenzato più e prima di chiunque altro: la mia famiglia. I miei genitori, i miei fratelli e sorella. Mio padre è sempre stato tanto devoto al suo lavoro, e a far crescere la sua famiglia, quanto poco incline al dialogo ed alla comunicazione. In questo si possono rivedere molte delle figure maschili del nostro Abruzzo, che ci hanno regalato il pay off (non me ne vogliano coloro che non sopportano i termini anglofoni) forte e gentile. Gentile un paio di palle, ma non andiamo off topic.

Dato che ritengo di avere un profondo spirito d’osservazione, capii con il tempo che tutti i problemi d’incomprensione, tensione e quant’altro all’interno di qualsiasi organizzazione, che sia la famiglia, l’azienda, una squadra di calcio e via dicendo, erano frutto di mancanza di comunicazione corretta.

Non volendo ripetere gli stessi errori di mio padre (che comunque ho sempre ringraziato e sempre ringrazierò per tutto) decisi, in età avanzata di studiare libri sulla comunicazione, sulla pnl e sul marketing.

Quando gli errori di comunicazione arrivavano al punto di rottura, chi si occupava di ricucire i rapporti era sempre mia madre, che oltre ad essere una cuoca straordinaria, era anche un’eccellente sarta e forse per questo il rinsaldare rapporti e ricucire strappi anche in senso lato era ed è nel suo DNA.

Se inizialmente i miei studi hanno preso una piega contabile, lo devo ai miei fratelli maggiori che sono entrambi diplomati in ragioneria e laureati in economia e commercio ed anche io che ho seguito pedissequamente le loro orme. Ad un certo punto però, è emersa la vena artistica di mia sorella e dal mix è uscito un marketing manager che vuole sempre aggiornarsi leggendo libri dei massimi esponenti del marketing, che è sempre attento al controllo degli indici di bilancio e che mette la propria creatività e quella del proprio team, a servizio costante della crescita dei propri clienti.

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